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Locale e globale
04/06/2012Di fronte alla scarsità e alle crescenti pressioni cui sono sottoposte risorse vitali come l’acqua e la terra, sapere chi prende le decisioni può essere tanto importante quanto il modo in cui le risorse naturali vengono gestite e utilizzate. Un coordinamento globale è spesso fondamentale, ma senza un consenso e una partecipazione locali, nulla può essere fatto sul campo.
Vivere in una società dei consumi
04/06/2012Decenni di crescita relativamente stabile in Europa hanno trasformato il nostro modo di vivere. Produciamo e consumiamo una quantità maggiore di beni e servizi. Viaggiamo di più e viviamo più a lungo. Tuttavia, l’impatto ambientale delle attività economiche, sia nel proprio paese che all’estero, è cresciuto e si è fatto più visibile. La normativa in materia di ambiente, se attuata integralmente, porta a risultati concreti. Eppure, visti i cambiamenti degli ultimi vent’anni, possiamo dire che stiamo facendo del nostro meglio?
Il cammino verso la sostenibilità globale
04/06/2012Quattro decenni di governance ambientale ci hanno aiutato a creare istituzioni capaci di migliorare la comprensione e l’approccio ai problemi dell’ambiente. A vent’anni dal vertice della terra del 1992, i leader di tutto il mondo tornano a riunirsi a Rio de Janeiro per rinnovare l’impegno globale per l’economia verde e rafforzare la governance mondiale.
È una mossa commerciale?
04/06/2012Dalle piccole imprese alle multinazionali, molte aziende sono alla ricerca di un modo per conservare o aumentare le proprie quote di mercato. In un’epoca di concorrenza globale agguerrita, il perseguimento della sostenibilità suggerisce ben più di un «rinverdimento» dell’immagine aziendale e di un taglio dei costi di produzione. Potrebbe comportare lo sviluppo di nuovi rami di attività.
Gli sprechi alimentari
04/06/2012Circa un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo finisce perso o buttato. Quando più di un miliardo di persone nel mondo vanno a dormire affamate, è impossibile non chiedersi cosa possiamo fare. Tuttavia, lo spreco alimentare non rappresenta soltanto un’occasione mancata per sfamare gli affamati. Rappresenta una perdita sostanziale di altre risorse, fra cui la terra, l’acqua e l’energia, ma anche il lavoro.
Consumo insos tenibile
28/06/2011Messaggio chiave: un’importante motivo per cui il consumo incide negativamente sull’ambiente e comporta un uso eccessivo di risorse è da vedere nel fatto che i costi relativi al degrado dell’ambiente e delle risorse a carico della società non si rispecchiano del tutto nei prezzi dei prodotti e dei servizi. Molti prodotti sono economici, benché danneggino l’ambiente, gli ecosistemi o la salute umana. (SOER 2010)
Mondo urbano
28/06/2011Lo sapevi? Una città incide su una vasta area al di fuori dei suoi confini. Ad esempio, si stima che Londra, da sola, abbia bisogno di un’area di quasi 300 volte la sua dimensione geografica per soddisfare le sue esigenze e smaltire i suoi rifiuti e le sue emissioni. (SOER 2010)
Condividere le ricchezze della natura
28/06/2011Degli 8,2 miliardi di tonnellate di materie prime utilizzate nel 2007 dai paesi dell’UE 27, i minerali hanno rappresentato il 52 %, i combustibili fossili il 23 %, la biomassa il 21 % e i metalli il 4 %. (SOER 2010)
La salute in un clima che cambia
28/06/2011Nell’agosto del 2007 le autorità sanitarie locali italiane hanno scoperto un elevato numero di casi di una malattia insolita a Castiglione di Cervia e a Castiglione di Ravenna, due piccoli villaggi divisi da un fiume. Le persone affette sono state circa 20 e un uomo anziano è deceduto (Angelini e a., 2007).
Testimoni oculari: il giovane Chance
28/06/2011Bisie è la miniera più grande della zona. Si trova a circa 90 km all’interno di una fitta foresta e raggiunge 100 metri di profondità sottoterra. Spesso le miniere sono poco più che una buca nel terreno. Molti uomini e ragazzi lavorano affollati nelle singole miniere vivendo in condizioni pessime.
Vivere in un mondo interconnesso
28/06/2011«Il peso assoluto della combinazione delle aspirazioni e degli stili di vita di 500 milioni di europei è enorme. Figuriamoci i legittimi desideri di molti altri miliardi di persone nel nostro pianeta relativi alla voglia di condividere quegli stili di vita (...). Dovremo cambiare il comportamento dei consumatori europei, puntare alla sensibilizzazione delle persone e influenzare le loro abitudini». Janez Potočnik, commissario europeo per l’Ambiente (marzo 2010).
1,6 miliardi di persone dipendono dalle foreste per quanto riguarda i loro mezzi di sussistenza. Le foreste rappresentano la casa per 300 milioni di persone nel mondo.
Sfide complesse in un mondo interconnesso
28/06/2011Una delle principali conclusioni della relazione più importante dell’AEA, il SOER 2010, sembra ovvia: «le sfide ambientali sono complesse e non possono essere affrontate isolatamente».
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