Adattamento al cambiamento climatico
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Al fine di evitare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico, i paesi sottoscrittori della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) hanno concordato di limitare al di sotto dei 2 °C l’aumento della temperatura media globale rispetto al periodo preindustriale. Per conseguire tale obiettivo, le emissioni globali di gas a effetto serra devono raggiungere il picco nel più breve tempopossibile e quindi diminuire rapidamente. Per ulteriori informazioni, consultare le politiche globali in materia di cambiamento climatico.
L’UE e gli altri paesi membri dell’AEA stanno adottando una serie di misure per ridurre le loro emissioni di gas a effetto serra. Le politiche di adattamento integrano questi sforzi.
Effetti e vulnerabilità
Gli aumenti più elevati delle temperature in Europa si registrano nell’Europa meridionale in estate e nella regione artica in inverno; le precipitazioni calano nell’Europa meridionale e aumentano al nord. Gli aumenti previsti dell’ intensità e della frequenza delle ondate di calore e delle inondazioni,della diffusione di alcune malattie infettive e dei pollini possono influire negativamente sulla salute umana. Il cambiamento climatico costituisce un’ulteriore pressione sugli ecosistemi, determinandospostamenti verso nord e a più alta quota di molte specie animali e vegetali. Ha conseguenze su settori quali l’agricoltura, la silvicoltura, la produzione di energia, il turismo e le infrastrutture in generale; la maggior parte degli effetti previsti in Europa è negativa.
Le regioni europee, comprese le zone urbane, particolarmente vulnerabili ai cambiamenti climatici includono:
- l’Europa meridionale e il bacino mediterraneo;
- le aree montuose;
- le zone costiere, i delta e le pianure alluvionali;
- l’estremo nord Europa e l’Artico.
È necessario dare prova di adattamento, prevedendo gli effetti del cambiamento climatico e adottando misure adeguate per prevenire o ridurre al minimo gli impatti. Sono necessarie strategie e azioni a livello locale, nazionale, transnazionale e europeo. L’integrazione in politiche di altre aree è essenziale e si sta verificando sempre più spesso, come ad esempio la gestione delle risorse idriche e degli ecosistemi, la riduzione del rischio di catastrofi, la gestione delle zone costiere, dello sviluppo agricoloe rurale, dei servizi sanitari, la pianificazione urbana e o sviluppo regionale. Le azioni comprendono misure tecnologiche, misure basate sugli ecosistemi e misure che promuovono cambiamenti comportamentali.
Politiche UE
Nell’aprile 2013, la Commissione europea ha pubblicato una strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici. La strategia si pone tre obiettivi principali:
- promuovere l’azione degli Stati membriincoraggiando tutti gli Stati membri ad adottare strategie globali di adattamento e fornendo loro finanziamenti per aiutarli a sviluppare le loro capacità di adattamento e i loro piani d’azione . Sosterrà inoltre gli sforzi delle città in tal senso, invitandole a sottoscrivere un impegno sul modello delPatto dei sindaci (fusosi dal 2015 con il Patto dei sindaci per il clima e l’energia);
- azione «a prova di clima» a livello di UEpromuovendo ulteriormente l’adattamento nei settori particolarmente vulnerabili come l’agricoltura, la pesca e la politica di coesione, assicurando che l’Europa possa contare su infrastrutture più resistenti, e promuovendo l’uso di assicurazioni contro le calamità naturali e provocate dall’uomo;
- processo decisionale più consapevoleaffrontando le lacune nelle conoscenze in materia di adattamento e sviluppando ulteriormente la piattaforma europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici (Climate-ADAPT).
Un numero crescente di paesi membri dell’AEA ha adottato una strategia nazionale di adattamento e molti hanno sviluppato e stanno attuando piani d’azione di adattamento a livello nazionale. Sono emerse anche strategie e piani d’azione in molte città e nelle regioni transnazionali in tutta Europa, quali il Mar Baltico, i Carpazi e e regioni alpine.
Attività dell’AEA
L’AEA sostiene lo sviluppo e l’attuazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici in Europa, la valutazione delle politiche dell’Unione e lo sviluppo di strategie a lungo termine per adattarsi ai cambiamenti climatici e per ridurre il rischio di catastrofi, fornendo informazioni pertinenti. I prodotti i dell’AEA (dati, proiezioni, indicatori, valutazioni) riguardano i cambiamenti climatici, gli impatti, la vulnerabilità e le relative azioni di adattamento in ambito europeo.
L’AEA lavora a stretto contatto con la Commissione europea (DG Azione per il clima, il Centro comune di ricerca, Eurostat), con gli esperti del suo centro tematico europeo sugli impatti, sulla vulnerabilità e sull’adattamento ai cambiamenti climatici, e con la rete di esperti nazionali dei paesi AEA (Eionet). L’AEA collabora, tra l’altro, anche con il servizio sui cambiamenti climatici Copernicus, con l’ECDC, l’OMS Europa, l’ISDR Europa, l’OCSE e l’IPCC.
I prodotti e le attività chiave includono la valutazione degli impatti e delle vulnerabilità legati ai cambiamenti climatici in Europa e l’analisi delle strategie e dei piani d’azione nazionali, urbani e settoriali in materia di cambiamento climatico. L’AEA cura e gestisce anche la piattaforma europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici (Climate-ADAPT).
Link correlati
Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico
Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici
Direzione generale per l’Azione per il clima della Commissione europea
Centro comune di ricerca della Commissione europea
Servizio sui cambiamenti climatici Copernicus
Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie
Ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità
Ufficio regionale delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi
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