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Il bisfenolo A e le sue vaste applicazioni: l’esposizione della popolazione supera i livelli accettabili di sicurezza per la salute

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Notizie Pubblicato 01/02/2024 Ultima modifica 02/02/2024
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Photo: © Annette from Pixabay
L’esposizione della popolazione alla sostanza chimica sintetica bisfenolo A (BPA), utilizzata in Europa in ogni tipo di prodotto, dai contenitori per alimenti in plastica e metallo alle bottiglie d’acqua riutilizzabili e alle tubature dell’acqua potabile, è molto al di sopra dei livelli accettabili di sicurezza per la salute, in base ai recenti aggiornamenti della ricerca. Secondo una nota informativa dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicata in data odierna, ciò rappresenta un potenziale rischio per la salute di milioni di persone.

Grazie all’innovativo progetto di ricerca dell’UE sul biomonitoraggio umano, abbiamo constatato che il bisfenolo A rappresenta un rischio molto più diffuso per la nostra salute di quanto pensavamo. Dobbiamo considerare seriamente i risultati di questa ricerca e adottare ulteriori misure a livello dell’UE per limitare l’esposizione alle sostanze chimiche che mettono a rischio la salute dei cittadini europei.

Leena Ylä-Mononen, Direttrice esecutiva dell’AEA

La nota informativa dell’AEA, basata sui dati raccolti da uno studio di biomonitoraggio umano dell’UE, rileva come vi sia la probabilità che fino al 100 % dei partecipanti di 11 paesi dell’UE sia stato esposto alla sostanza chimica oltre le soglie di sicurezza per la salute. Tale situazione solleva notevoli preoccupazioni per la salute della popolazione di tutta l’UE. La nota dell’AEA  presenta le informazioni più recenti sull’esposizione umana al bisfenolo A, tenendo conto del progetto di ricerca sul biomonitoraggio umano finanziato dall’UE (HBM4EU), recentemente concluso. Il documento evidenzia inoltre i potenziali rischi per la salute derivanti dall’esposizione a livelli non sicuri di BPA.


Impatto del bisfenolo A sulla nostra salute

L’UE è sempre più preoccupata per l’utilizzo molto diffuso del bisfenolo A in numerosi prodotti di consumo e per il suo impatto sulla salute umana. L’esposizione al BPA deriva principalmente dall’alimentazione, data la presenza della sostanza in varie materie plastiche comunemente usate negli imballaggi di alimenti e bevande. In aprile l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato il suo più recente parere scientifico contenente una valutazione ex novo dei rischi per la salute pubblica dovuti all’esposizione al BPA. L’Autorità ha evidenziato che l’esposizione alimentare al BPA rappresenta oggi un problema per la salute. In particolare, i prodotti alimentari in scatola sono risultati essere la fonte di esposizione più rilevante per tutte le fasce di età.

L’EFSA ha concluso che il BPA può danneggiare il sistema immunitario umano a dosi molto basse. Tale effetto va ad aggiungersi a una serie di altre conseguenze nocive sulla salute umana già scoperte in precedenza, come l’alterazione del sistema endocrino, la riduzione della fertilità e le reazioni allergiche cutanee.

I dati più recenti del biomonitoraggio umano HBM4EU confermano la conclusione dell’EFSA secondo cui l’esposizione al BPA rappresenta un problema per la salute dei cittadini europei. Il biomonitoraggio umano fornisce misurazioni effettive dell’esposizione interna totale derivante da molteplici fonti. I dati di biomonitoraggio sui livelli del bisfenolo A nelle urine umane mostrano che l’esposizione è ancora troppo elevata, malgrado le diverse misure normative introdotte dal 2015.

 

Ulteriori informazioni sulla ricerca di biomonitoraggio umano

Il progetto europeo di biomonitoraggio umano, HBM4EU, è stato condotto dal gennaio 2017 al giugno 2022. Ha generato dati di biomonitoraggio umano armonizzati a livello europeo sulla presenza di sostanze chimiche nella popolazione europea e sugli effetti sulla salute ad essa associati.

Sono state effettuate misurazioni del bisfenolo A e di altri due bisfenoli utilizzati come sostituti del BPA (il bisfenolo S e il bisfenolo F) presenti nelle urine di 2 756 adulti di 11 paesi, ossia Cechia, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Polonia, Portogallo e Svizzera, in rappresentanza dell’Europa settentrionale, orientale, meridionale e occidentale. Nei paesi partecipanti al biomonitoraggio del BPA è stato riscontrato un livello di superamento compreso tra il 71 % e il 100 %. L’esposizione della popolazione al BPA in Europa è pertanto troppo elevata e costituisce un potenziale problema per la salute.

Va osservato che il limite di quantificazione dei metodi analitici utilizzati per monitorare il BPA nelle urine umane è superiore al valore guida del biomonitoraggio umano (HBM-GV). Ciò significa che i superamenti riportati rappresentano valori minimi; esiste la probabilità che, di fatto, in tutti gli 11 paesi i tassi di superamento dei livelli di sicurezza dell’esposizione siano del 100 %.

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