prossimo
precedente
voci

Notizie

È improbabile che l’UE raggiunga l’obiettivo stabilito per l'inquinamento acustico entro il 2030

Cambia la lingua
Notizie Pubblicato 21/03/2023 Ultima modifica 13/11/2023
2 min read
Nell’Unione europea (UE) circa 18 milioni di persone soffrono di disturbi di lungo periodo dovuti al rumore dei trasporti. L’azione della Commissione europea per l’inquinamento zero mira a ridurre del 30% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2017, il numero di persone con disturbi cronici associati al rumore dei trasporti. Secondo la valutazione dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) pubblicata oggi, il raggiungimento di questo obiettivo è improbabile senza ulteriori modifiche normative o legislative, principalmente a causa della difficoltà di ridurre l’elevato numero di persone esposte al rumore del traffico stradale.

La nota informativa dell’AEA «Outlook to 2030 - can the number of people affected by transport noise be cut by 30%?» (Prospettive per il 2030: il numero di persone che risentono del rumore dei trasporti può essere ridotto del 30 %?) valuta la fattibilità di conseguire l’obiettivo di riduzione del rumore del piano d’azione per l’inquinamento zero attraverso due scenari: uno ottimistico e uno meno ambizioso.

Secondo il documento dell’AEA, anche se le misure di riduzione del rumore attualmente a disposizione delle autorità locali venissero attuate in pieno, il numero di persone che risentono fortemente del rumore dei trasporti si ridurrebbe soltanto di circa il 19 % entro il 2030. Alcuni esempi di misure considerate in questo scenario ottimistico includono la riduzione dei limiti di velocità sulle strade urbane, un’elettrificazione del 50 % del parco veicoli stradali, la manutenzione e la molatura delle rotaie, aeromobili più silenziosi e divieti di voli notturni. Gli scenari non tengono conto di modifiche legislative o normative a livello dell’UE, in quanto tali modifiche richiederebbero tempi lunghi per essere elaborate e attuate.

Lo scenario meno ambizioso considera una serie di misure più modeste, tra cui la conformità con l’attuale normativa dell’UE sul rumore per i veicoli a motore, un’elettrificazione del 25 % del parco veicoli stradali e migliori procedure di atterraggio e decollo per gli aeromobili. Secondo questo scenario il numero di persone che risentono del rumore dovrebbe aumentare del 3 %, principalmente a causa di un previsto aumento dei trasporti stradali, ferroviari e aerei.

Al fine di compiere maggiori progressi nella riduzione dell’inquinamento acustico, è necessario intensificare gli sforzi per affrontare il problema del rumore proveniente dai trasporti stradali, afferma la nota dell’AEA. Per raggiungere l’obiettivo del piano d’azione per l’inquinamento zero, le misure dovrebbero riguardare non solo le aree dove i problemi legati al rumore sono più gravi, ma anche quelle in cui i livelli di rumore sono più moderati. Una combinazione di misure, tra cui norme nuove o più rigorose in materia di rumore per il trasporto stradale, una migliore pianificazione urbana e dei trasporti, nonché riduzioni significative del traffico stradale nelle città, potrebbe aprire la strada al conseguimento dell’obiettivo.

Il documento dell’AEA comprende anche cinque esempi di riduzione dell’inquinamento acustico causato dai trasporti a Berlino (progettazione stradale), Madrid e Firenze (asfalto a bassa rumorosità e barriere antirumore), Monza (zone a basse emissioni), Svizzera (piastre sottorotaia e freni dei treni più silenziosi) e Zurigo (limiti di velocità).

La nota dell’ AEA si basa sulla relazione del Centro tematico europeo per la salute umana e l’ambiente «Projected health impacts from transportation noise — Exploring two scenarios for 2030» (Impatti previsti del rumore dei trasporti sulla salute: analisi di due scenari per il 2030).

Permalinks

Geographic coverage

Temporal coverage

Topics

Azioni del documento