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Trasformare il cambiamento in transizione

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Article Pubblicato 26/11/2013 Ultima modifica 11/05/2021
Photo: © Gülcin Karadeniz
Viviamo in un mondo in continuo cambiamento. Come possiamo guidare i cambiamenti in corso per raggiungere la sostenibilità globale entro il 2050? Come possiamo conciliare l’economia con l’ambiente, il breve termine con il lungo termine? La risposta giace nel modo in cui gestiamo il processo di transizione evitando di chiuderci in sistemi non sostenibili.

Le nostre società affrontano grandi rischi connessi all’ambiente, come i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e l’esaurimento delle risorse naturali. Inoltre molti problemi ambientali sono interconnessi e radicati nei nostri sistemi sociali ed economici. L’inquinamento atmosferico, ad esempio, non incide solo sulla salute umana, ma è un fattore che influenza anche i cambiamenti climatici e la resilienza degli ecosistemi. Per affrontare il problema dobbiamo concentrarci sui nostri sistemi di trasporto ed energetici, su quello alimentare nonché sulla portata globale dell’inquinamento atmosferico.

Chiaramente queste sfide sistemiche richiedono risposte globali e impegni a lungo termine. Sono già in corso alcuni progetti volti a orientare il passaggio dell’Europa verso una società a basse emissioni di gas inquinanti. Nella sua proposta per il settimo programma di azione in materia di ambiente, l’Unione europea stabilisce la sua visione a lungo termine per il 2050, incentrata su una società a basse emissioni. Altre iniziative, come Europa 2020 e il pacchetto clima ed energia, fissano una serie di obiettivi entro il 2020 tra cui: crescita economica sostenibile; riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra; incremento dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

Sostenere il nostro lavoro

In qualità di membri dell’Agenzia europea dell’ambiente appoggiamo pienamente gli obiettivi a lungo termine dell’UE e ci impegniamo nell’ambito del prossimo programma pluriennale (2014-2018), nell’intento di offrire massimo sostegno al loro conseguimento.

La nostra rete di osservazione in materia ambientale ci conferisce un ruolo esclusivo nell’analizzare gli impatti ambientali di queste transizioni sociali ed economiche. Il nostro lavoro si basa sulla raccolta e sulla valutazione di dati segnalati dai nostri Stati membri e dalle nostre reti, nonché sull’analisi di sfide sistemiche più ampie e di tendenze globali ed europee.

Per tutto il nuovo periodo di programmazione continueremo a rafforzare queste attività chiave volte a fornire conoscenze qualitativamente elevate alle nostre parti interessate. Inoltre svilupperemo ulteriormente la nostra capacità di individuare problematiche emergenti collegandole agli attuali percorsi politici.

Ovviamente, questi obiettivi possono essere conseguiti solo intensificando la nostra collaborazione, il dialogo e la capacità di creare conoscenze insieme ai nostri Stati membri, alle parti interessate e ai partner istituzionali nell’offerta di dati.

Trasmettendo tali conoscenze alla politica e alle principali parti interessate ci auguriamo di contribuire alla definizione degli attuali cambiamenti, per rendere efficace la transizione verso una società a basse emissioni, efficiente sotto il profilo delle risorse e resistente.

Sfide future

Una delle prossime sfide a livello europeo consisterà nell’accrescere sempre più l’efficacia e la migliore attuazione delle nostre politiche. Un’altra sfida sarà quella di evitare di chiudersi  in sistemi non sostenibili concernenti il trasporto, l’energia, gli alloggi e l’alimentazione nel lungo periodo. La valutazione dei possibili impatti di diversi percorsi di transizione ci consentirà di riadeguare il nostro cammino lungo il percorso intrapreso, se necessario. Entrambe le sfide richiedono una solida base di conoscenze.

Lo stesso discorso vale anche a livello istituzionale. Partendo da un’esperienza maturata nel corso di due decenni, continueremo a realizzare e, se in caso, ad adeguare le strutture interne per soddisfare le esigenze delle nostre parti interessate. Anche i nostri strumenti atti a creare e a trasmettere conoscenze ambientali dovranno essere sempre più affidabili, flessibili e innovativi, per garantire la nostra continua disponibilità a fornire le informazioni necessarie al momento opportuno.

Hans BRUYNINCKX

Hans BRUYNINCKX
Direttore esecutivo

Editoriale pubblicato nel numero 2013/1 della newsletter AEA, ottobre 2013

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