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Acque pulite nella maggior parte delle destinazioni turistiche dell’UE

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Press Release Pubblicato 22/05/2012 Ultima modifica 03/06/2016
Photo: © Dave Jones
Buone notizie per chi progetta una vacanza in spiaggia in Europa per quest'estate. Il 92,1% delle acque di balneazione dell'Unione europea soddisfano attualmente gli standard minimi di qualità fissati dalla direttiva sulle acque di balneazione. Tale percentuale comprende il Serpentine Lake di Londra, cioè il lago che ospiterà diverse manifestazioni olimpiche incluse la gara di nuoto di fondo e la sezione nuoto del triathlon.

I risultati provengono dall'ultima relazione annuale sulle acque di balneazione dell'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) e della Commissione europea, che descrive la qualità delle acque in oltre 22 000 siti di balneazione europei (spiagge, fiumi e laghi) nel corso dell'anno passato.

Janez Potočnik, commissario per l'Ambiente, ha dichiarato: "Sono lieto di constatare che la qualità delle acque di balneazione in Europa continui ad essere generalmente elevata e che sia migliorata rispetto allo scorso anno. La maggioranza dei cittadini europei ha a cuore i problemi della qualità dell'acqua e desidera maggiori informazioni a riguardo. Dobbiamo pertanto continuare a lavorare per garantire che le nostre acque siano di qualità adeguata per tutti gli usi legittimi, dalla balneazione alla potabilità, e che il sistema acquatico globale sia in buono stato."

La professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente, ha dichiarato che "La qualità dell'acqua delle spiagge e di altre zone balneari è una delle questioni ambientali più importanti in Europa. In diversi paesi, però, esiste ancora il problema dell'inquinamento dovuto all'agricoltura e alle acque reflue e pertanto sono necessari maggiori sforzi per garantire acqua sicura e pulita per i cittadini."

La relazione ha constatato che il 77,1% dei siti dispone di un'acqua di eccellente qualità, vale a dire conforme ai più rigorosi valori guida, con un miglioramento di 3,5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Circa il 93,1% delle acque di balneazione costiere è stato classificato come “sufficiente” o conforme a valori imperativi meno severi, pari a un incremento dell'1%. Meno del 2% delle acque di balneazione è risultato non conforme.

Le zone di balneazione di Cipro, Croazia, Malta e Grecia sono state giudicate eccellenti, con oltre il 90% delle acque di balneazione rispondenti ai più rigorosi valori guida e il resto conforme ai valori imperativi. All'estremità opposta della scala, i Paesi Bassi, la Bulgaria, la Lettonia, il Lussemburgo e il Belgio sono contrassegnati da una percentuale relativamente bassa di siti conformi ai valori guida più rigorosi, in particolare per le acque interne.

La qualità delle acque nelle destinazioni estive più popolari d'Europa si è rivelata generalmente buona, con oltre il 90% dei siti di balneazione conformi ai valori imperativi. Oltre l'80% dei siti di balneazione di Spagna, Italia e Portogallo vantano un’eccellente qualità dell'acqua.

La qualità complessiva delle acque di balneazione nell'UE è notevolmente migliorata a partire dal 1990. La percentuale delle acque di balneazione che non rispetta le disposizioni della direttiva è scesa dal 9,2% delle zone di balneazione nel 1990 all'1,5% nel 2011. La percentuale delle zone di balneazione interne non conformi ai valori imperativi è diminuita, passando dall'11,9% nel 1990 al 2,4% nel 2011, ad oggi una delle percentuali più basse.

Contesto

Le acque di balneazione in Europa devono conformarsi alle norme stabilite nella direttiva sulle acque di balneazione del 2006 che deve essere attuata entro il dicembre 2014. L’UE pubblica una relazione di sintesi annuale sulla qualità delle acque di balneazione, in base alle relazioni che gli Stati membri devono presentare entro la fine dell'anno precedente. Nella relazione di quest'anno tutti i 27 Stati membri, nonché la Croazia, il Montenegro e la Svizzera, hanno monitorato la qualità delle acque di balneazione e hanno comunicato i dati rilevati: la maggior parte di essi lo ha fatto in conformità alle nuove disposizioni.

Due terzi delle zone di balneazione si trovavano in acque costiere e il resto in fiumi e laghi. La maggior parte delle acque di balneazione costiere si trova in Italia, Grecia, Francia e Spagna, mentre la maggior parte delle acque di balneazione interne si trova in Germania e Francia.

I laboratori hanno analizzato la percentuale di alcuni tipi di batteri, tra cui enterococchi intestinali ed Escherichia coli, che possono indicare la presenza di inquinamento, soprattutto da acque reflue o reflui zootecnici. Le zone possono essere classificate come conformi ai valori imperativi, conformi alle linee guida più severe o non conformi.

I cittadini europei possono informarsi in merito alla qualità delle acque delle loro zone di balneazione preferite controllando la pagina del sistema WISE (Water Information System for Europe). Il sito permette all'utente di scaricare dati e controllare mappe interattive. Inoltre, tramite il sito Eye on Earth i cittadini possono fornire informazioni circa lo stato dell'acqua nella propria zona.

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