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Pagina Ultima modifica 23/11/2023
All'interno dell'Unione europea, il Sesto programma d'azione per l'ambiente (6° PAA) intende raggiungere livelli di qualità dell'aria che non producano effetti inaccettabili e rischi per la salute umana e l'ambiente. L'Unione europea agisce a più livelli per ridurre l'esposizione all'inquinamento atmosferico: attraverso la legislazione, cooperando con i settori responsabili dell'inquinamento atmosferico, tramite le autorità nazionali e regionali e le organizzazioni non governative e per mezzo della ricerca. Le politiche comunitarie sono volte a ridurre l'esposizione all'inquinamento atmosferico, riducendo le emissioni e fissando limiti e valori obiettivo per la qualità dell'aria.

Il programma Aria pulita per l'Europa (CAFE), istituito in base al 6° PAA, offre una consulenza politica integrata, strategica e a lungo termine in merito all'inquinamento atmosferico. La strategia tematica sull'inquinamento atmosferico 2005, sostenuta dal programma CAFE, stabilisce obiettivi e provvedimenti ambiziosi ma efficaci rispetto ai costi per la politica sulla qualità dell'aria fino al 2020.

Emissioni di inquinanti atmosferici

A livello di Stati membri, la direttiva sui limiti nazionali di emissione impone limiti di emissione per le emissioni di quattro inquinanti atmosferici chiave (ossidi di azoto, diossido di zolfo, composti organici volatili diversi dal metano e ammoniaca) che nuocciono alla salute umana e all'ambiente. La Commissione europea proporrà una direttiva rivista sui limiti nazionali di emissione verso la fine del 2008. Maggiori dettagli sono disponibili qui.

Altre leggi comunitarie fondamentali sono orientate alla riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici provenienti da fonti specifiche, per esempio:

A livello internazionale, la problematica delle emissioni dell'inquinamento atmosferico viene trattata anche dalla Convenzione UNECE sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza e dai suoi protocolli. Il protocollo di Göteborg su vari inquinanti della Convenzione sull'inquinamento atmosferico transfrontaliero a grande distanza contiene limiti nazionali di emissione che sono uguali o meno ambiziosi di quelli contenuti nella direttiva sui limiti nazionali di emissione dell'Unione europea.

Qualità dell'aria

La nuova direttiva comunitaria sulla qualità dell'aria, la direttiva relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa, è una delle principali misure adottate per affrontare l'inquinamento atmosferico in base alla strategia tematica sull'inquinamento atmosferico. Questa è la prima direttiva dell'Unione europea a includere limiti per le concentrazioni ambiente di PM2,5 (particolato fine). Essa riunisce inoltre varie normative esistenti in materia di qualità dell'aria in un'unica direttiva. Ai governi sono stati concessi due anni (dall'11 giugno 2008) per allineare la loro legislazione con le disposizioni della direttiva.

Fino ad allora resterà in vigore il quadro politico esistente in materia di qualità dell'aria nell'Unione europea. Questa legislazione ha stabilito standard e obiettivi basati sulla salute per tutta una serie di inquinanti atmosferici e include:

  • la direttiva quadro sulla qualità dell'aria. Questa descrive i principi basilari per la valutazione e gestione della qualità dell'aria negli Stati membri. La direttiva elenca anche gli inquinanti per i quali sono stati sviluppati standard e obiettivi legati alla qualità d'aria, specificati nella successiva legislazione (le quattro direttive derivate);
  • la decisione relativa allo "scambio di informazioni", che istituisce uno scambio reciproco di informazioni e dati dalle reti e dalle stazioni individuali che misurano l'inquinamento dell'aria ambiente all'interno degli Stati membri dell'Unione europea.

Maggiori informazioni sulle politiche e sulla legislazione in materia di inquinamento atmosferico: direzione generale Ambiente della Commissione europea

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