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La valutazione di Dobris - Una sintesi

Introduzione

Pagina Ultima modifica 19/04/2016
3 min read

I paesi d'Europa

Albania
Andorra
Austria
Belgio
Bielorussia
Bosnia-Erzegovina
Bulgaria Cipro
Città del Vaticano Croazia
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
FYROM Germania
Grecia Islanda
Irlanda Italia
Kazakistan (in parte) Lettonia
Liechtenstein Lituania
Lussemburgo Malta
Moldavia
Norvegia
Paesi Bassi
Polonia
Portogallo
Principato di Monaco
Regno Unito
Repubblica ceca
Repubblica slovacca Romania
Russia (in parte) San Marino
Serbia-Montenegro
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Turchia (in parte)
Ucraina
Ungheria

INTRODUZIONE

Il presente opuscolo costituisce la sintesi di una pubblicazione di grande interesse sull'ambiente in Europa elaborata dalla Task Force della Commissione europea per l'Agenzia europea dell'ambiente in collaborazione con l'UNECE (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite), l'UNEP (Programma ambientale delle Nazioni Unite), l'OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici), il Consiglio d'Europa, l'OMS (Organizzazione mondiale della sanità), l'UICN (Unione internazionale per la conservazione della natura e delle sue risorse), Eurostat e singoli paesi europei. Intitolato Ambiente Europa: La valutazione di Dobrís, il rapporto passa in rassegna lo stato dell'ambiente in un'Europa di circa 50 paesi.

Il rapporto è rivolto non soltanto a coloro che per lavoro si occupano di ambiente, ma anche al grande pubblico, e intende fornire una base obiettiva ai pianificatori e ai promotori di iniziative che partecipano all'elaborazione delle politiche e dei programmi attinenti all'ambiente e a settori collegati. Dovrebbe inoltre servire ad informare e a favorire in generale una sensibilizzazione verso le problematiche ambientali che l'Europa si trova oggi ad affrontare.

Questo opuscolo, che vuole rendere il rapporto di pij agevole fruizione, raccoglie alcuni fra i risultati e le conclusioni raggiunti.

Antefatto

L'UNCED (Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo) tenutasi nel giugno 1992 ha messo in luce le nuove responsabilità in termini di protezione ambientale che tutti i paesi devono ora condividere perchJ lo sviluppo sostenibile divenga una realtà. Il piano d'azione UNCED, denominato "Agenda 21", pone in evidenza le misure necessarie per bloccare il degrado ambientale innescando una controtendenza, e per realizzare in tutti i paesi d'Europa uno sviluppo sostenibile.

Queste istanze sono anche state oggetto di una serie di iniziative europee. La Conferenza ministeriale di Bergen (maggio 1990) sullo sviluppo sostenibile nell'area ECE ha rilevato la necessità di potenziare l'attività informativa sullo stato dell'ambiente. Sulla scia dei cambiamenti in atto nell'Europa centrale ed orientale, nel giugno 1990 si è tenuto a Dublino un incontro congiunto dei Ministri dell'ambiente dei paesi appartenenti a quest'area, all'Unione europea e all'EFTA (Associazione europea di libero scambio). Dall'incontro è nata l'idea di organizzare periodicamente conferenze ministeriali europee in cui affrontare le questioni ambientali.

La prima di queste conferenze "paneuropee" si è tenuta nel giugno 1991 nel castello di Dobrís (ex Cecoslovacchia). In occasione di tale conferenza è stata avanzata la proposta di elaborare il rapporto, oggetto della presente trattazione, sullo stato dell'ambiente in Europa. La seconda conferenza si è svolta a Lucerna nel 1993 e la terza è prevista per il 1995 a Sofia, con l'intento di adottare un programma ambientale per l'Europa a cui tale rapporto offre un contributo sostanziale.

Forma del rapporto

Il rapporto è articolato in pij parti. La parte I introduce il contesto e le tecniche adottate per riferire in materia. La parte II valuta lo stato dell'ambiente in otto campi diversi. La parte III esamina le pressioni a cui è soggetto l'ambiente e la parte IV illustra le origini di tali pressioni (attività esercitate dall'uomo) suddivise per otto diversi settori. La parte V riassume i dodici problemi ambientali di maggior gravità in Europa. La parte VI porta infine a compimento i principali temi trattati nel corso del rapporto, riassumendo per ciascuno di questi le conclusioni, le risposte e le alternative strategiche pij rilevanti, nonchJ i pro e i contro in termini di informazioni disponibili. Un compendio statistico che completa il rapporto viene pubblicato separatamente da Eurostat.

   
 

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