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Press Release
Per riuscire ad ottenere la partecipazione pubblica, uno degli obiettivi della convenzione di Århus, occorre innanzitutto che i cittadini sappiano cosa succede all'ambiente che li circonda e qual è la posta in gioco. Questo nuovo registro costituisce un importante passo avanti in tal senso, in quanto mette a portata di mano un maggior numero di informazioni sull’ambiente. Chiunque può ora vedere quanto inquinamento è prodotto nell'aria e nell'acqua dagli impianti della propria zona o regione.
La professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente
Questo il commento del commissario per l'Ambiente Stavros Dimas: "La trasparenza è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ambiente. L'istituzione di questo registro permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni rilasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a partecipare in prima persona alle decisioni che si ripercuotono sull’ambiente. È segno della reale volontà delle autorità pubbliche e del settore di divulgare le informazioni ai cittadini e assumere una maggiore apertura."
La professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell'Agenzia europea dell'ambiente, ha dichiarato che "per riuscire ad ottenere la partecipazione pubblica, uno degli obiettivi della convenzione di Århus, occorre innanzitutto che i cittadini sappiano cosa succede all'ambiente che li circonda e qual è la posta in gioco. Questo nuovo registro costituisce un importante passo avanti in tal senso, in quanto mette a portata di mano un maggior numero di informazioni sull’ambiente. Chiunque può ora vedere quanto inquinamento è prodotto nell'aria e nell'acqua dagli impianti della propria zona o regione."
Per favorire l'accesso del pubblico alle informazioni sull'ambiente è stato creato il nuovo registro E-PRTR, alimentato con i dati trasmessi dai singoli impianti industriali ed accessibile alla pagina http://prtr.ec.europa.eu/. Le informazioni del registro, che riguardano le sostanze inquinanti rilasciate nell'aria, nell'acqua e nel suolo dai singoli impianti nel 2007, coprono il 30 % delle emissioni totali di ossidi di azoto (NOx), ovvero la maggior parte delle emissioni provenienti da tutte le fonti tranne i mezzi di trasporto, e il 76 % delle emissioni totali di ossidi di zolfo (SOx) rilasciate nell'aria nei 27 paesi dell'UE e in Norvegia. Il registro informa anche sulla quantità di acque reflue e rifiuti trasferiti, compresi i trasferimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi, e fornisce i primi dati sulle sostanze inquinanti rilasciate nell’acqua da fonti diffuse, come le perdite di azoto e fosforo in agricoltura.
Il sito web ha un potente motore di ricerca che consente ai visitatori di impostarlo in base ad uno o più criteri e di avvalersi di una carta geografica. È possibile, ad esempio, ricercare la quantità di rifiuti pericolosi e non pericolosi trasferiti in un dato paese (ricerca in base ai rifiuti), oppure le emissioni rilasciate da un determinato sito industriale, interrogando il registro in base al nome o alla località (ricerca per impianto).
Il registro E-PRTR rivela, ad esempio, che:
La convenzione della Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale (la cosiddetta "convenzione di Århus") riconosce al pubblico il diritto di accedere alle informazioni sull'ambiente.
Nel 2003 le parti della convenzione di Århus hanno adottato il protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (PRTR), entrato in vigore l'8 ottobre 2009. La Comunità europea l'ha sottoscritto ed ha adottato il regolamento (CE) n. 166/2006 per la sua attuazione. Il regolamento definisce i livelli minimi di attività e di inquinamento oltre i quali i complessi industriali devono fornire informazioni e su questo aspetto è più rigoroso del protocollo PRTR, in quanto prescrive agli Stati membri di trasmettere dati su cinque ulteriori sostanze inquinanti e impone obblighi di comunicazione più stringenti per altre sei.
A partire dal 2010 i dati contenuti nel registro saranno aggiornati ogni anno in aprile. Oltre ai dati dei 27 Stati membri dell’Unione europea, vi figurano quelli dell'Islanda, del Liechtenstein e della Norvegia. Il sito web, che già include le informazioni sulle emissioni da fonti diffuse, sarà progressivamente migliorato nei prossimi mesi.
Il precedente registro europeo sulle sostanze inquinanti (EPER) investiva 50 sostanze rilasciate nell’aria e nell'acqua da 12 000 complessi industriali operanti in 56 attività economiche in 26 paesi (UE-25 e Norvegia). I paesi erano tenuti ad alimentare l'EPER solo ogni tre anni e i dati in esso contenuti si riferivano unicamente a due anni, il 2001 e il 2004.
Agenzia europea dell'ambiente (AEA)
L'Agenzia, che ha sede a Copenaghen, contribuisce ad un miglioramento significativo e misurabile dell’ambiente in Europa, fornendo informazioni tempestive, mirate, pertinenti e attendibili ai responsabili delle politiche e all'opinione pubblica.
Persone da contattare
Gülçin Karadeniz; gulcin.karadeniz at eea.europa.eu; +45 23 68 36 53
For references, please go to https://www.eea.europa.eu/it/pressroom/newsreleases/inquinamento-il-nuovo-registro-europeo-rende-accessibili-al-pubblico-le-informazioni-sulle-emissioni-degli-impianti-industriali-in-europa or scan the QR code.
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