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Migliora la qualità delle acque di balneazione nell'UE

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Press Release Pubblicato 26/05/2009 Ultima modifica 03/06/2016
Oggi la Commissione europea e l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) hanno presentato la relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione annunciando che nel 2008 la maggior parte dei siti di balneazione nell'Unione europea ha rispettato le norme igieniche dell'UE. Durante la stagione balneare dell'anno scorso il 96% delle zone di balneazione costiere e il 92% dei siti di balneazione lungo i fiumi e sui laghi ha rispettato gli standard minimi. Grazie alla relazione i milioni di persone che ogni estate frequentano le spiagge in Europa potranno avere informazioni utili sulla qualità delle acque.

Grazie a fonti di informazioni quali la relazione in questione e gli strumenti disponibili sul web i cittadini possono non solo controllare la qualità delle acque di balneazione nel loro luogo di residenza o nei luoghi di vacanza ma anche partecipare più attivamente alla protezione dell'ambiente

Professoressa Jacqueline McGlade, direttrice dell'Agenzia europea dell'ambiente

Stavros Dimas, commissario responsabile dell'ambiente, ha dichiarato: "Una buona qualità delle acque di balneazione è essenziale per il benessere degli europei e per l'ambiente – e questo vale per tutti gli altri corsi e bacini d'acqua. Vedo con piacere che la qualità globale dell'acqua nelle zone di balneazione sta migliorando in tutta l'Unione".

La professoressa Jacqueline McGlade, direttrice dell'Agenzia europea dell'ambiente, ha aggiunto: "Grazie a fonti di informazioni quali la relazione in questione e gli strumenti disponibili sul web i cittadini possono non solo controllare la qualità delle acque di balneazione nel loro luogo di residenza o nei luoghi di vacanza ma anche partecipare più attivamente alla protezione dell'ambiente".

Qualità delle acque di balneazione: tendenza al miglioramento a lungo termine

Ogni estate milioni di europei vanno alla spiaggia per prendere il sole e rinfrescarsi in acque pulite. Per offrire ai cittadini la possibilità di scegliere consapevolmente a quale spiaggia andare, ogni anno la Commissione pubblica una relazione sulla qualità delle zone di balneazione costiere e di acqua dolce sulla base delle informazioni trasmesse dagli Stati membri per le spiagge che si trovano sul loro territorio. Quest'anno la relazione è stata preparata dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), che sul suo sito web pubblica anche cartine e tabelle con informazioni dettagliate sulle zone di balneazione specifiche.

Nel 2008 sono stati monitorati circa 75 siti in più rispetto all'anno precedente. Delle 21 400 zone di balneazione controllate in tutta l'Unione europea nel 2008 due terzi si trovavano lungo le coste e gli altri lungo i fiumi e sui laghi. Il numero più elevato di aree costiere si trova in Italia, Grecia, Francia, Spagna e Danimarca, mentre in Germania e Francia si trova la maggior parte delle acque di balneazione interne.

La qualità globale delle acque di balneazione nell'UE è notevolmente migliorata rispetto al 1990. Fra tale data e il 2008 il tasso di rispetto dei valori obbligatori (requisiti minimi di qualità) è salito dall'80% al 96% e dal 52 % al 92 % rispettivamente per le acque costiere e le acque interne. Dal 2007 al 2008 la conformità è migliorata in entrambi i settori (rispettivamente 1,1 % e 3,3 %).

Dodici Stati membri controllano le acque di balneazione in base alla nuova direttiva

Le zone di balneazione sono aree in cui la balneazione è espressamente autorizzata o non è proibita e che sono generalmente molto frequentate.

Per determinarne la qualità le acque di balneazione sono sottoposte a una serie di esami per verificare il rispetto dei valori obbligatori stabiliti dalla direttiva in materia[1] per quanto riguarda determinati parametri fisici, chimici e microbiologici. Gli Stati membri devono rispettare i valori obbligatori ma possono adottare norme più severe e valori guida non vincolanti.

Nel 2006 è entrata in vigore una nuova direttiva sulla acque di balneazione[2] che ha aggiornato i parametri e le disposizioni di monitoraggio sulla base dei dati scientifici più recenti. La nuova direttiva rafforza la necessità di trasmettere informazioni al pubblico sulla qualità delle zone di balneazione. Anche se la nuova direttiva dovrà essere pienamente attuata entro il 2015, durante la stagione balneare 2008 dodici Stati membri (Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Slovacchia, Spagna, Svezia e Ungheria) hanno già utilizzato i parametri previsti dalla nuova direttiva per monitorare le loro zone di balneazione.

Persona di contatto:

Barbara Helfferich: +32.2.298.20.10 o +32.496.58.38.29 / Barbara.Helfferich at ec.europa.eu

Gülçin Karadeniz: +45 33 36 71 72 o +45 23 68 36 53 / gulcin.karadeniz at eea.europa.eu

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[1] Direttiva 76/160/CEE concernente la qualità delle acque di balneazione.

[2] Direttiva 2006/7/CE relativa alla gestione della qualità delle acque di balneazione.

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