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Pagina Ultima modifica 21/02/2017
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La pianificazione e gestione dello sfruttamento del suolo sono fondamentali per conciliare al meglio lo sfruttamento del suolo con le problematiche ambientali. Si tratta di una sfida che coinvolge vari livelli politici e settori diversi. Il monitoraggio e la mediazione delle conseguenze ambientali negative dello sfruttamento del suolo, sostenendo al contempo la produzione delle risorse essenziali, sono una delle principali priorità dei responsabili politici in ogni parte del mondo.

Nel 1999 lo Schema di sviluppo dello spazio comunitario (SSSC) ha dato vita a orientamenti politici in Europa indirizzati verso l'equilibrio territoriale e la coesione, una migliore competitività, l'accesso ai mercati e alle conoscenze e una più saggia gestione delle risorse naturali e culturali. Più di recente, dello sviluppo integrato dello spazio si è occupata l'agenda territoriale dell'Unione europea, che ha lo scopo di mobilitare il potenziale delle regioni e delle città europee a favore della crescita economica sostenibile e dell'aumento dei posti di lavoro.

Le decisioni sulla pianificazione e gestione dello sfruttamento del suolo vengono solitamente prese a livello locale o regionale. La Commissione europea ha però il compito di garantire che gli Stati membri prendano in considerazione le problematiche ambientali nei loro piani di sviluppo per lo sfruttamento del suolo. Gli obiettivi sono:

Le economie europee dipendono dalle risorse naturali, comprese le materie prime e lo spazio (risorse del terreno). La strategia tematica sull'uso sostenibile delle risorse naturali dell'Unione europea include lo spazio come risorsa. Essa si applica alle aree di spazio terrestre e marittimo necessarie per fini di produzione (per esempio minerali, legname, alimenti) e per varie attività socio-economiche. Questi interessi sono spesso in competizione per la stessa risorsa territoriale.

Tra gli sforzi per modificare le prassi di sfruttamento del suolo al fine di ridurre l'inquinamento diffuso di aria e acqua rientrano la gestione integrata dei bacini fluviali e, in particolare, la direttiva sui nitrati. Le inondazioni causate dalla costruzione di superfici impermeabili (per esempio strade ed edifici) e provocate da eventi meteorologici estremi sono trattate in una nuova direttiva europea sulle inondazioni. La natura trasversale dello sfruttamento del suolo è anche enfatizzata dalle politiche di sviluppo rurale e regionali dell'Unione europea.

Il protocollo di Kyoto dell'UNFCCC promuove tra l'altro le prassi che riducono le emissioni di metano e protossido di azoto provenienti dalla terra coltivata. Le politiche comunitarie sull'adattamento al cambiamento climatico sono direttamente rilevanti per le prassi correnti e future di sfruttamento del suolo e per i settori economici che dipendono da questo.

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