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Infrastrutture verdi: migliori condizioni di vita attraverso soluzioni in armonia con la natura

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Article Pubblicato 02/12/2015 Ultima modifica 11/05/2021
Photo: © Birgit Georgi/EEA
Le infrastrutture verdi offrono soluzioni interessanti alle questioni ambientali, sociali ed economiche e, come tali, devono essere pienamente integrate nei diversi settori strategici. Mentre l'AEA si accinge a pubblicare una relazione sul ruolo delle infrastrutture verdi nel mitigare le conseguenze dei fenomeni meteorologici e dei cambiamenti climatici connessi ai pericoli naturali, ne abbiamo parlato con l'autore principale, Gorm Dige, responsabile del progetto per il territorio, le politiche e l'analisi economica.

Quali sono le infrastrutture verdi e perché sono importanti?

La Comunicazione sulle infrastrutture verdi della Commissione europea le descrive come uno strumento destinato a fornire vantaggi ecologici, economici e sociali attraverso soluzioni in armonia con la natura, per aiutare a comprendere i vantaggi che la natura offre alla società umana, e per mobilitare gli investimenti che sostengono e valorizzano questi benefici. In altri termini, si tratta di una rete di aree naturali e semi-naturali e di spazi verdi che eroga servizi ecosistemici, i quali sono alla base del benessere umano e della qualità della vita.

Le infrastrutture verdi sono in grado di fornire molteplici funzioni e vantaggi nella stessa area. Queste funzioni possono essere ambientali (ad esempio, la conservazione della biodiversità o l'adattamento ai cambiamenti climatici), sociali (fornitura di drenaggio dell'acqua o di spazi verdi) ed economiche (ad esempio, offerta di posti di lavoro e aumento dei prezzi degli immobili). Il contrasto con le soluzioni di infrastrutture grigie, che in genere compiono singole funzioni quali il drenaggio o il trasporto, rende l'infrastruttura verde attraente in quanto possiede il potenziale per affrontare contemporaneamente diversi problemi. Le infrastrutture grigie tradizionali sono ancora necessarie, ma spesso possono essere rafforzate con soluzioni in armonia con la natura.

Ad esempio, le infrastrutture verdi possono essere utilizzate per ridurre la quantità di acque meteoriche di dilavamento che confluiscono nelle reti fognarie e, infine, in laghi, fiumi e torrenti, attraverso la ritenzione naturale e le capacità di assorbimento della vegetazione e dei suoli. I vantaggi delle infrastrutture verdi in un caso del genere potrebbero includere maggiore sequestro di carbonio, miglioramento della qualità dell'aria, mitigazione dell'effetto delle isole di calore urbane, ulteriore habitat per la fauna selvatica e spazi ricreativi. Le aree verdi contribuiscono inoltre al paesaggio culturale e storico, conferendo identità ai luoghi e allo scenario delle aree urbane e peri-urbane, in cui le persone vivono e lavorano. La ricerca mostra che le soluzioni offerte dalle infrastrutture verdi sono meno costose di quelle delle infrastrutture grigie e forniscono una vasta gamma di benefici aggiuntivi per le economie locali, il tessuto sociale e l'ambiente in senso lato.

Quali sono i principali problemi che deve affrontare lo sviluppo delle infrastrutture verdi?

Le infrastrutture verdi sono relativamente nuove e complesse e non esiste una definizione ampiamente riconosciuta. Si riscontra anche una mancanza di analisi quantitativa e indicatori. Di conseguenza, i decisori politici faticano ad integrare le infrastrutture verdi nello scenario politico. Tuttavia, alcuni tipi di infrastrutture verdi sono in contrasto con questa tendenza. Ad esempio, gli ecodotti e i sistemi naturali di gestione idrica , quali i tetti verdi, tendono ad avere funzioni chiare ed esistono misure per valutare le loro prestazioni.

Anche l'aspetto finanziario delle infrastrutture verdi può sembrare complicato, tuttavia, oltre a fornire molteplici vantaggi, come visto sopra, tali infrastrutture sono spesso più economiche, affidabili e sostenibili. Pertanto, invece di ricorrere a soluzioni grigie come dighe e canalizzazioni per le inondazioni, i pianificatori dovrebbero prima considerare i benefici del recupero delle pianure alluvionali o delle zone umide.

Infine, le infrastrutture verdi sono ancorate alla Strategia per la biodiversità dell'UE, ma sono più di un semplice strumento di conservazione della biodiversità. Possono apportare un contributo significativo alla realizzazione degli obiettivi della politica dell'Unione europea in materia di sviluppo regionale e rurale, cambiamento climatico, gestione del rischio di catastrofi, agricoltura, silvicoltura e ambiente.

Qual è la politica europea in materia di infrastrutture verdi e che cosa si sta facendo per affrontare le questioni di cui sopra?

La Strategia per le infrastrutture verdi dell'UE sostiene la piena integrazione di tali infrastrutture nelle politiche comunitarie affinchè si possano affermare quale componente standard dello sviluppo territoriale in tutta l'Unione europea. La strategia riconosce inoltre che le infrastrutture verdi possono contribuire a una serie di politiche comunitarie i cui obiettivi possono essere realizzati attraverso soluzioni in armonia con la natura e inserisce l'uso delle infrastrutture verdi nel contesto della strategia di crescita Europa 2020.

Inoltre, la Strategia per la biodiversità mira a garantire il raggiungimento del seguente obiettivo: "entro il 2020 preservare e valorizzare gli ecosistemi e i relativi servizi mediante l'infrastruttura verde e il ripristino di almeno il 15 % degli ecosistemi degradati". Gli Stati membri sono invitati a effettuare un esercizio di mappatura e di valutazione dello stato degli ecosistemi e dei relativi servizi nei rispettivi territori nazionali. Ciò contribuirà alla valutazione del valore economico dei servizi eco sistemici e promuoverà l'integrazione di detti valori nei sistemi di contabilità e rendicontazione a livello comunitario e nazionale entro il 2020.

Le infrastrutture verdi sono riconosciute anche in altri contesti delle politiche dell'UE, in particolare nell'ambito del 7° Programma d'azione europeo per l'ambiente (7EAP), la Politica regionale 2014-2020, la Direttiva quadro sulle acque, la Direttiva sui nitrati, la Direttiva sulle alluvioni e la Strategia dell'UE di adattamento ai cambiamenti climatici.

Si auspica che tutte queste iniziative portino a una migliore utilizzazione delle infrastrutture verdi quale strumento politico e all'adozione di soluzioni pratiche a livello locale.

In che modo l'AEA contribuisce a questa attività?

L'AEA si è impegnata nella ricerca in materia di infrastrutture verdi per sostenere i decisori politici e il pubblico. Nel 2011, l'Agenzia ha pubblicato la relazione Green infrastructure and territorial cohesion (Infrastrutture verdi e coesione territoriale), che ha sottolineato l'importanza dello sviluppo di strumenti di rilevamento e misurazione delle infrastrutture verdi e ha fornito un impulso alle priorità nazionali e regionali nonché alla definizione degli obiettivi. Inoltre ha contribuito alla Comunicazione dell'UE sulle infrastrutture verdi.

Lo studio dell'AEA, Spatial analysis of green infrastructure in Europe (Analisi spaziale delle infrastrutture verdi in Europa), esegue una valutazione delle infrastrutture verdi in quanto concetto ecologico e spaziale per la promozione della salute e della resilienza degli ecosistemi, che contribuisce alla conservazione della biodiversità e apporta benefici agli esseri umani promuovendo l'erogazione di servizi ecosistemici quali la mitigazione dei cambiamenti climatici, la fornitura di habitat essenziali per biota e la connettività degli habitat.

Entro breve termine, l'AEA pubblicherà una relazione di follow-up, "Exploring nature-based solutions - the role of green infrastructure in mitigating the impacts of weather- and climate change-related natural hazards" (Esplorazione di soluzioni in armonia con la natura: il ruolo delle infrastrutture verdi nel mitigare gli impatti dei pericoli naturali atmosferici e climatici legati al cambiamento climatico). Il documento si basa su relazioni redatte in precedenza per dimostrare in che modo le infrastrutture verdi possono contribuire a mitigare gli effetti negativi di eventi meteorologici estremi e gli eventi legati al clima, che sono tra i più costosi e letali pericoli naturali in Europa e nel mondo. La relazione si concentra su determinati tipi di evento che hanno molte probabilità di essere amplificati dai cambiamenti climatici in atto, ossia frane, valanghe, alluvioni e mareggiate. Inoltre, la relazione si occupa anche delle infrastrutture e dei servizi ecosistemici verdi che contribuiscono alla regolazione del clima globale.

Gorm Dige

Intervista pubblicata nell'edizione n. 2015/3 della newsletter AEA, settembre 2015.

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