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In che modo le città europee si stanno adattando ai cambiamenti climatici e stanno lavorando per un futuro sostenibile?

Adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici è una priorità assoluta per l’Unione europea. Cosa spinge le città ad adottare misure incisive per mitigare tali effetti e rendere i centri urbani più resilienti e sostenibili? Abbiamo incontrato Ivone Pereira Martins, esperta dell’AEA in sostenibilità urbana, per parlare del contributo dell’Agenzia a questo compito di vitale importanza.

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Garantire acque pulite per le persone e per la natura

L’acqua copre oltre il 70 % della superficie terrestre ed è essenziale per tutte le forme di vita del nostro pianeta. Di tutta l’acqua della superficie terrestre, il 96,5 % è contenuto negli oceani sotto forma di acqua salata, mentre il restante 3,5 % è costituito da acqua dolce (laghi, fiumi, falde acquifere e ghiaccio). Per il benessere delle persone e della natura è indispensabile una buona gestione di questa risorsa limitata e preziosa.

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Inquinamento del suolo e del territorio: diffuso, dannoso e crescente

Cosa hanno in comune molti vigneti sparsi in paesaggi idilliaci, siti industriali e discariche? La risposta potrebbe essere la presenza di sostanze chimiche. Dai metalli pesanti agli inquinanti organici e alle microplastiche, il suolo in cui coltiviamo i nostri prodotti alimentari e il territorio su cui costruiamo le nostre case potrebbero essere contaminati da diversi inquinanti. I contaminanti sono diffusi e si stanno accumulando nei territori e nei suoli europei. Come possiamo affrontare questo problema?

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Una più elevata qualità dell’aria migliora la salute e la produttività delle persone

Negli ultimi decenni la qualità dell’aria in Europa è notevolmente migliorata, ma gli inquinanti continuano a danneggiare la nostra salute e l’ambiente. Le misure volte a limitare l’inquinamento contribuirebbero a migliorare la nostra qualità di vita, a risparmiare denaro nell’assistenza sanitaria, a incrementare la produttività dei lavoratori e a proteggere l’ambiente.

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Intervista - Affrontare i rischi ambientali per la salute

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), in Europa l’inquinamento provoca 1,4 milioni di decessi evitabili all’anno, ma la situazione sta migliorando e il Green Deal europeo potrebbe rappresentare l’occasione per fare un balzo in avanti verso la sostenibilità. Abbiamo parlato di inquinamento e di salute con Francesca Racioppi, capo del Centro europeo per l’ambiente e la salute dell’OMS.

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La sfida per ridurre l’inquinamento industriale

L’inquinamento industriale in Europa sta diminuendo grazie a una combinazione di normative e sviluppi nelle iniziative manifatturiere e ambientali. Tuttavia, l’industria continua a inquinare e la transizione verso l’inquinamento zero in questo settore è una sfida ambiziosa.

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Vivere in modo sano in un mondo chimico

Possiamo classificare l’inquinamento in base al comparto in cui lo troviamo (nel suolo, nell’acqua o nell’aria) o possiamo esaminare diversi tipi di inquinamento, come le sostanze chimiche. Siamo circondati da sostanze chimiche sintetiche, alcune delle quali, tuttavia, possono anche essere molto dannose per la nostra salute e per l’ambiente. Come possiamo limitare gli effetti negativi delle sostanze chimiche che sono diventate parte del nostro attuale stile di vita?

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Intervista - Chi inquina paga?

Al centro della legislazione ambientale dell’UE c’è un’idea semplice ma potente: il principio «chi inquina paga». Tale principio è stato applicato sotto forma di imposte, ammende e altre misure, come le quote per emissioni inquinanti e la direttiva sulla responsabilità ambientale. Abbiamo parlato con il professor Geert Van Calster di questo principio, dei suoi vantaggi e svantaggi.

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Verso un’Europa a inquinamento zero

La scorsa primavera, in poche settimane, un coronavirus ha dato una nuova forma all’assetto mondiale. All’improvviso, molte delle cose che avevamo dato per scontate, non sono state più accessibili. La pandemia ha colto il mondo di sorpresa, ma se interpellassimo a tal riguardo uno scienziato che lavora in un settore connesso alle malattie infettive, direbbe che era solo una questione di tempo.

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L’inquinamento acustico è ancora diffuso in tutta Europa, ma esistono diversi modi per abbassare il volume

Molti di noi sono sempre più esposti al rumore nella nostra vita quotidiana. Le automobili ad alta rumorosità in strada, un aereo che vola a bassa quota o un treno nelle vicinanze spesso causano fastidio e frustrazione. Tuttavia, il loro impatto sulla nostra salute e sull’ambiente potrebbe essere molto peggiore di quanto si pensi.

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Salute e ambiente, compreso l’inquinamento atmosferico e acustico — Mettere sotto i riflettori il lavoro dell’AEA

L’inquinamento atmosferico, l’inquinamento acustico e le ripercussioni dei cambiamenti climatici rappresentano rischi principali per la salute e il benessere quotidiano degli europei. Abbiamo parlato con Catherine Ganzleben, responsabile del gruppo “Inquinamento atmosferico, ambiente e salute”, Alberto González, esperto in qualità dell’aria dell’AEA, ed Eulalia Peris, esperta in inquinamento acustico dell’AEA, per saperne di più su cosa sta facendo l’AEA per migliorare le conoscenze in questo importante campo di ricerca.

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Strategia AEA-Eionet 2021-2030: fornire dati e conoscenze per realizzare le ambizioni dell’Europa in materia di clima e ambiente

La nostra strategia comune ci indica la direzione di marcia. Introduce una nuova modalità di collaborare e di creare conoscenze, più duttile, più proattiva, attiva e reattiva e più applicabile, adeguata alle sfide che dovremo affrontare e alle conoscenze di cui avremo bisogno nel prossimo decennio.

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Quanto sono ecologici i nuovi prodotti in plastica biodegradabile, compostabile e a base biologica che stanno diventando di uso comune?

È risaputo che l’inquinamento da plastica ed i rifiuti di plastica rappresentano un grave problema ambientale. Negli ultimi anni sono stati introdotti sul mercato nuovi prodotti in plastica che sarebbero migliori per l’ambiente. Una recente nota informativa pubblicata dall’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ne valuta l'impatto ambientale. Per saperne di più ci siamo rivolti ad Almut Reichel, esperta dell’AEA nel campo dell’uso sostenibile delle risorse e dei rifiuti.

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Verso l’Europa del 2030, per una natura resiliente, un’economia sostenibile e la salute dei cittadini

La pandemia di COVID-19 è un chiaro esempio di quanto possano essere fragili le nostre società ed economie davanti a uno choc vigoroso. Oltre a ciò, si prevede che il degrado ambientale e i cambiamenti climatici aumenteranno la frequenza e la gravità di questi avvenimenti sconvolgenti. Di fronte all’incertezza e a sfide di vario tipo, l’unica strada percorribile consiste nel garantire che ogni decisione presa in questo periodo critico ci avvicini ai nostri obiettivi sociali e di sostenibilità.

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Le analisi prospettiche come strumento per comprendere meglio le valutazioni di sostenibilità

L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato di recente un rapporto sui fattori di cambiamento in grado di influenzare le prospettive ambientali e di sostenibilità dell’Europa. Abbiamo intervistato Lorenzo Benini, responsabile del progetto, che lavora all’AEA in qualità di esperto della valutazione della sostenibilità dei sistemi.

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Insieme possiamo progredire: costruire un pianeta sostenibile dopo lo shock da coronavirus

Come possiamo costruire un mondo più sostenibile e resiliente in seguito alla crisi scatenata dal coronavirus? In questo periodo critico in cui si prenderanno decisioni chiave per la ripresa, decisioni che plasmeranno il nostro futuro, l’Agenzia europea dell’ambiente riunirà le conoscenze relative al coronavirus e all’ambiente e contribuirà a un dibattito informato.

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Inquinamento acustico: un grave problema per la salute umana e per l’ambiente

L’inquinamento acustico è un problema sempre più grave in tutta Europa, i cui effetti sulla salute potrebbero non essere chiari a molte persone. Ci siamo intrattenuti con Eulalia Peris, l’esperta in inquinamento acustico dell’Agenzia europea dell’ambiente, sulle principali conclusioni della relazione dell’AEA dal titolo «Environmental noise in Europe – 2020» (L'inquinamento acustico in Europa – 2020), che è stata pubblicata all’inizio del mese.

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Riflessioni sugli obiettivi di neutralità climatica in Europa durante l’epidemia di Covid-19

I paesi europei stanno adottando misure drastiche per limitare l’impatto della Covid-19 sulla salute dei cittadini europei e sull’economia. Le crisi di questa portata tendono ad avere ripercussioni immediate e gravi su intere popolazioni e sull’economia. Considerando il suo potenziale in termini di effetti sui settori economici chiave, è atteso che la crisi da coronavirus riduca alcuni degli impatti delle attività economiche sull’ambiente e sul clima. Tuttavia, non è assolutamente grazie a crisi profonde e improvvise con un costo estremamente elevato per la società che l’Unione europea si è impegnata a trasformare la propria economia e a conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Il Green Deal europeo e la recente proposta di una legge europea sul clima invocano invece una riduzione irreversibile e progressiva delle emissioni, garantendo al tempo stesso una transizione equa che sia di sostegno agli interessati.

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È il momento di agire per il clima, la natura e le persone

L’anno 2019 sarà ricordato come un momento di svolta per il clima e per l’ambiente in Europa. Milioni di europei e di persone nel mondo hanno partecipato a manifestazioni ed esortato i responsabili politici all’azione. Valutazioni scientifiche fondate su prove concrete, come la relazione sullo stato dell’ambiente dell’Agenzia europea dell’ambiente (SOER 2020), hanno sottolineato la portata delle sfide che ci attendono e la necessità di un intervento immediato. Queste richieste si stanno ora trasformando in una tabella di marcia politica. Il Green Deal europeo presentato dalla Commissione europea è un inizio promettente per il decennio cruciale che si è appena aperto.

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La relazione 2020 dell’AEA sullo stato e le prospettive dell’ambiente in Europa svolge un ruolo essenziale nel sostenere il rinnovato slancio dell’Europa verso la sostenibilità

All’inizio di questo mese l’Agenzia europea dell’ambiente ha pubblicato la relazione dal titolo «L’ambiente in Europa: Stato e prospettive 2020 (SOER 2020)». La relazione è giunta alla conclusione che l’Europa non riuscirà a centrare gli obiettivi fissati per il 2030 senza un intervento urgente nei prossimi dieci anni per affrontare l’allarmante tasso di perdita di biodiversità, gli effetti sempre maggiori dei cambiamenti climatici e l’eccessivo sfruttamento delle risorse naturali. Il documento offre anche delle soluzioni chiave, che aiuterebbero l’Europa a ritrovare la rotta giusta per il conseguimento di questi obiettivi. Abbiamo incontrato Tobias Lung, esperto dell’AEA per la valutazione e il coordinamento del SOER, per discutere il ruolo della relazione SOER 2020.

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