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Il settore europeo dei trasporti deve essere ambizioso per raggiungere gli obiettivi fissati

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Press Release Pubblicato 08/11/2011 Ultima modifica 20/02/2017
Photo: © epSos.de
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Le emissioni di molte sostanze inquinanti dal settore dei trasporti sono calate nel 2009. Questa riduzione, tuttavia, potrebbe essere soltanto un effetto temporaneo della flessione economica, secondo quanto emerso dall’ultima relazione annuale sulle emissioni dei trasporti redatta dall'Agenzia europea dell'ambiente (AEA). Il Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM) studia l’impatto ambientale dei trasporti. Per la prima volta, il rapporto prende in esame un insieme completo di obiettivi quantitativi proposti dalla Commissione europea nella ‘tabella di marcia (roadmap)’ sui trasporti del 2011.

I livelli delle emissioni di quasi tutte le sostanze inquinanti derivanti dai mezzi di trasporto sono diminuiti nel 2009, come conseguenza del calo della domanda. Questa riduzione, tuttavia, è stata determinata dalla recessione economica. Dobbiamo quindi pensare a un cambiamento più radicale nel sistema dei trasporti europeo, affinché le emissioni non aumentino neanche nei periodi di forte crescita economica

Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA

“I livelli delle emissioni di quasi tutte le sostanze inquinanti derivanti dai mezzi di trasporto sono diminuiti nel 2009, come conseguenza del calo della domanda,” ha dichiarato la prof.ssa  Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’AEA. “Questa riduzione, tuttavia, è stata determinata  dalla recessione economica. Dobbiamo quindi pensare a un cambiamento più radicale nel sistema dei trasporti europeo, affinché le emissioni non aumentino neanche nei periodi di forte crescita economica”.

La relazione dell’AEA sui trasporti e l’ambiente mostra che si sono registrati dei progressi in termini di efficienza. Per esempio, le automobili nuove nel 2010 sono state più efficienti di circa un quinto rispetto al 2000. Tuttavia, questi miglioramenti relativamente modesti sono stati spesso controbilanciati dalla crescita della domanda, nonostante la recessione abbia rallentato l’attività in alcuni settori. Fra il 1990 e il 2009, la domanda nel settore dei trasporti è cresciuta di circa un terzo, comportando un aumento del 27%  dei gas a effetto serra (GES) prodotti dai trasporti nello stesso periodo.

I nuovi obiettivi proposti nella ‘roadmap’ della Commissione forniranno la base per la formulazione di politiche a livello europeo, nazionale e comunale, al fine di affrontare le questioni ambientali connesse ai trasporti. Il rapporto mostra che vi sono grandi opportunità per i responsabili politici di affrontare questi problemi in modo coerente, ad esempio trattando contemporaneamente i problemi della qualità dell'aria e del cambiamento climatico.

Per la prima volta l’AEA ha elaborato un quadro di riferimento per valutare i progressi verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali nel settore dei trasporti, quali gli obiettivi per le emissioni di gas serra, per il consumo energetico e il rumore. E’ stato sviluppato un ‘core set’ di  12 indicatori, che abbracciano un’ampia gamma di ambiti politici.

Principali conclusioni

  • I trasporti sono stati responsabili del 24% di tutte le emissioni di GES dell’UE nel 2009. Nella Tabella di marcia si richiede agli Stati membri dell’UE, entro il 2050, di ridurre del 60% rispetto ai livelli del 1990 i gas serra prodotti dai trasporti. Poiché, in realtà, le emissioni sono aumentate del 27% fra il 1990 e il 2009, l’UE deve realizzare una riduzione complessiva del 68% fra il 2009 e il 2050.
  • Il consumo energetico annuo generato dai trasporti è cresciuto costantemente fra il 1990 e il 2007 nei paesi membri dell'AEA. Sebbene la domanda totale di energia generata dal settore sia diminuita del 4% nel periodo 2007-2009, la tendenza al rialzo è probabile che riprenda parallelamente alla crescita economica.
  • Gli obiettivi sulla qualità dell’aria sono stati superati in molte aree. Per quanto riguarda il biossido di azoto (NO2), che può causare asma e altri problemi respiratori, nel 2009 i valori limite annuali sono stati superati nel 41% delle stazioni di monitoraggio del traffico.
  • Anche il particolato (PM10) prodotto dai trasporti arreca gravi problemi alla salute. Nel 2009, il valore limite giornaliero per il PM10 è stato superato nel 30% delle zone di traffico in tutta l’UE-27.
  • Quasi 100 milioni di persone sono state esposte a dannosi livelli medi di lungo periodo di rumore prodotto da veicoli stradali sulle strade principali.
  • Il prezzo medio reale dei carburanti per il trasporto su strada (calcolato come equivalente della benzina senza piombo, compresi dazi e tasse) si è attestato su 1,14 EUR al litro a giugno del 2011, in termini reali il 15% in più rispetto al 1980. Ciò significa che il prezzo della benzina è aumentato in media di meno di 0,5 punti percentuali all’anno in termini reali, vale a dire che i prezzi del carburante non stanno inviando segnali forti per incoraggiare scelte di trasporto più efficienti.
  • La percentuale di automobili alimentate con carburanti alternativi su strada è aumentata costantemente, superando  il 5% del parco auto nel 2009. La maggior parte ha utilizzato gas di petrolio liquefatto (GPL), mentre i veicoli elettrici hanno costituito lo 0,02% del parco auto totale.
  • Strade, ferrovie e autostrade stanno sezionando il paesaggio europeo in porzioni sempre più piccole, con gravi conseguenze per la biodiversità. Quasi il 30% del territorio nell’UE è moderatamente, considerevolmente o estremamente frammentato, il che limita il movimento e la riproduzione di numerose specie diverse.

Note per i redattori

La relazione TERM nel contesto

‘Laying the foundations for greener transport’ [Le basi di un trasporto più verde] è l’ultima di una serie di relazioni annuali pubblicate dall’Agenzia europea dell’ambiente nell’ambito del Transport and Environment Reporting Mechanism (TERM).

La Relazione europea annuale sulla qualità dell'aria 2011 fornisce una panoramica e un’analisi della qualità dell’aria in Europa. La valutazione dello stato e delle tendenze della qualità dell’aria si basa su misurazioni della qualità dell’aria ambiente (1999-2009), insieme alle emissioni antropogeniche e alle loro tendenze (1990-2009).

La relazione TERM include un capitolo sulle emissioni di biossido di carbonio (CO2) prodotte dalle automobili. Nelle prossime settimane, l’AEA pubblicherà dati aggiornati sui progressi fatti dai produttori verso il raggiungimento degli obiettivi in materia di CO2 per le nuove automobili. I dati saranno pubblicati sul sito www.eea.europa.eu.

Nel 2012, per la prima volta la relazione TERM seguirà i progressi fatti verso il compimento del quadro di riferimento definito in questa relazione.

Definizioni

Le emissioni di GES dei trasporti sono state definite nell’accordo del Protocollo di Kyoto come le emissioni prodotte dalla combustione e dall’evaporazione di carburante per l'attività di tutti i tipi di trasporto, indipendentemente dal settore, ad esclusione dell’aviazione internazionale e del trasporto marittimo (combustibili per uso marittimo impiegati dalle navi che operano sulle rotte internazionali). L’obiettivo delle emissioni di GES per il trasporto, indicato nella Tabella di marcia della Commissione, viene definito come le emissioni conteggiate in base al Protocollo di Kyoto, più le emissioni dell’aviazione internazionale (escluso il trasporto marittimo internazionale). Le cifre sono espresse in CO2 equivalente.

Trasporto di merci: comprende strada (trasporto di merci nazionale e internazionale per mezzo di veicoli commerciali pesanti, compresi il traffico terzi e il cabotaggio), ferrovie e vie navigabili interne.

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